le Iene si difendono

Spento lo scoop. Le Iene si difendono

"Noi non abbiamo violato la privacy di nessuno". le Iene si difendono in diretta e rilanciano un vecchio reportage sullo stesso argomento. "La prossima settimana ci riproviamo"

11/10/2006

 

Il contestato servizio in cui su 50 politici coinvolti, sedici onorevoli sono risultati positivi, dodici alla cannabis e quattro alla cocaina, alla fine non è andato in onda. Ma le Iene, seccamente e in diretta televisiva su Italia 1, hanno replicato al Garante della privacy.

"Tutti i parlamentari sarebbero apparsi irriconoscibili, perfino alle loro famiglie – spiegano i conduttori, Luca e Paolo – da anni realizziamo servizi in cui tuteliamo la privacy di tutti, anche dei ladri di motorino. Avremmo fatto lo stesso per i nostri politici". 

Le Iene dunque non cedono. Al suo posto mandano in onda un altro reportage, che racconta come si svolge il test (in dotazione, tra l’altro, a molte polizie locali), la sua efficacia e cosa avrebbe detto il filmato bloccato. Ma non solo: a conferma dell’importanze dell’argomento, viene trasmesso un vecchio servizio in cui veniva fatto lo stesso test antidroga con il tampone ai frequentatori di una discoteca. Risultato: uno su due dei 40 sottoposti all’analisi è risultato positivo alla cocaina.

Le reazioni
"La privacy va rispettata ma anche il diritto di informazione" ha detto il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Non ha usato mezzi termini Alessandra Mussolini: "Siamo al regime: la censura su un’inchiesta giornalistica è grave a la denuncerò al Parlamento Europeo". E ancora "’Vogliamo sapere chi tra i rappresentanti del popolo usa droga, come e da chi la compra ma soprattutto se la vende: ci manca solo l’onorevole pusher".
"Io lancio una sfida a Le Iene e ad Italia Uno, chiedendo di trasmettere la mia intervista senza camuffare la mia voce o il mio volto. Io non ho niente da nascondere". Lo ha detto Franco Grillini, intervistato da Radio Radicale.

"Rispetto molto il garante, ma chiedo di liberare e dissequestrare le Iene" afferma Capezzone, che aggiunge: "La privacy vale, ma la libertà di informazione vale anche di più. Dico no alla censura".
A Capezzone risponde Mauro Paissan, componente del Garante per la privacy: "Non si evochi la libertà di cronaca, che è un diritto assai più serio". E a Radio 24 afferma" il Garante non obietta sul servizio mandato in onda ieri sera, una cosa generica su una discoteca anonima; in quello dei politici invece il campione era preciso, definito e indivuabile".
Eppure, nemmeno i parlamentari erano indivuabili, a detta delle Iene, che avevano promesso di distruggere le prove del test.

ma iomi chiedo perchè furoi da una discoteca la praivacy non è discussa e in parlamento si.

Credo che il garante abbia preso una bella cantonata, anzi forse qualcuno lo ha spinto a prendere

la cantonata….Le iene nel servizio sulle discoteche non hanno sbagliato, hanno camuffato tutti e

lo avrebbero fatto anche con i politici, Credo che molti ABBIANO LA CODA DI PAGLIAAAAA.

ORA APPENA VEDRANNO QUALCUNO CON VESTITO SCURO E OCCHIALI NERI ODDIOOO COME SCAPPERANNO CON LA CODA TRA LE GAMBE

VA BHè PAESE DEMOCRATICO SENZA LIBERTà DI STAMPA

QUESTO è IL BEL PAESE

ROSAROSSA